Marisa Monti Riffeser è morta, era la presidente di Poligrafici editoriale e la vicepresidente di Monrif. In Italia era l’unica donna ad occupare un ruolo di editrice di quotidiani. Nata a Ravenna il 28 dicembre del 1930 aveva tre figli, Claudio, Monica e Andrea che lavorava con lei ricoprendo ruoli importanti. Marisa Monti Riffeser non si è limitata all’editoria, si è impegnata anche nel settore della moda con il marchio Monrif che si occupava di accessori per l’equitazione e il tempo libero.
La sua vita non è stata certo semplice e l’ha messa alla prova molte volte, la più dura è stata quella di affrontare la prematura perdita di suo marito. Non si è mai più voluta risposare appagata dalla sua meravigliosa famiglia e del matrimonio stupendo, non aveva la necessità di cercare altro.
I suoi principi erano pochi ma ben saldi e l’hanno guidata per tutta la sua vita. La sua forza veniva dalla famiglia che per lei era importantissima, inoltre era determinata e spinta da una forte passione per il suo lavoro e soprattutto sapeva giudicare le persone per le loro reali capacità e non per quello che dicevano di saper fare.
Si esimeva quando qualcuno la paragonava a Katharine Graham, la padrona del Washington Post, ma resta il fatto che è stata l’unica donna in Italia a ricoprire il ruolo di presidente editoriale e che con il primogenito Andrea ha guidato un ragguardevole numero di quotidiani.
È diventata presidente della Poligrafici editoriale in seguito alla morta del padre, Cavalier Attilio Monti, si è ritrovata a dover portare avanti un ruolo non certo facile. Si è trovata in un mondo che fino ad allora si credeva potesse essere comandato solo da uomini ha saputo emergere in modo egregio portando avanti la sua idea che una maggiore presenza di donne al comando dell’editoria avrebbe contribuito all’rinnovamento dell’informazione.
Lavorare con lei era bellissimo. Con i direttori ha sempre preferito la saggezza alle regole ricordando loro che bisogna sempre parlare delle persone in base al loro comportamento e dare ai lettori un informazione affidabile senza preferenze personali. Con lei tutto si poteva mettere in discussione tranne che l’onestà.
È sempre stata una donna lungimirante e lo ha dimostrato con il suo intento di creare una rivista dove non si parlasse di politica e cronaca nera, ma solo di buone notizie che consentisse ai lettori di ritagliarsi un momento di pausa da tutto. Questa idea, dati i tempi, ha incontrato moltissimi pareri favorevoli.
Marisa Monti Riffeser è sempre stata un’imprenditrice piuttosto curiosa ma con le idee e i valori di un tempo, fiera dell’educazione rigida che ha ricevuto e che ha caratterizzato tutta la sua famiglia. Lei amava la sua famiglia. Lo dimostravano le immancabili visite alla scuola materna di Ravenna che è dedicata ai suoi nonni, Anita e Giuseppe Monti. Non mancava mai perché diceva sempre che li si sentivano la passione e la generosità di una famiglia unita.
“Dietro un’azienda che va bene c’è sempre una famiglia unita”, questa frase era il più bel complimento, per lei significava tutto.
Degli uomini valutava il carattere e le loro reali capacità, detestando fortemente l’invidia, la troppa ambizione e la presunzione, non concepiva il voler essere ricchi e potenti ad ogni costo. Secondo lei chi pensava di essere infallibile era invece molto vulnerabile e spesso si rendevano conto di essere saliti troppo in fretta. Marisa Monti Riffeser era una persona semplice che si accontentava di avere la salute e ringraziava sempre il Signore per ciò che aveva.
Sempre per la famiglia ha curato la tenuta di Bagnaia a Siena, per lei era un punto di riferimento e di ritrovo. Li si tenevano anche gli incontri sui problemi del mondo dell’informazione e sui suoi cambiamenti.
Bagnaia era anche la sede del “Premio Arte e Cultura dell’Associazione Attilio Monti” dedicato al padre. Ideato per tutte quelle persone che hanno saputo distinguersi nei vari campi. Il premio è stato assegnato a scrittori, politici, imprenditori, giornalisti e attivisti noti a livello mondiale.
Marisa Monti Riffeser lascia un’eredità importante. È stata una presidente unica che lascia ora il suo modello a chiunque voglia seguirlo. Verrà ricordata per sempre per i suoi valori incentrati sulla famiglia che continuerà la sua opera fiera di tutto ciò che è stata in grado di fare.