Matera sarà la “Capitale Europea della Cultura” nell’edizione del 2019; un riconoscimento importante per la “Città dei Sassi”, che avrà modo di far conoscere in maniera ancora più completa le sue caratteristiche e le sue grandi attrattive. Una occasione importante anche per tutto il Paese che in precedenza aveva già avuto questo riconoscimento, da parte dell’Unione Europea, nel 2000 con Bologna e quattro anni dopo con Genova. Nell’edizione del 2019 insieme a Matera è stata designata un’altra città, la bulgara Plovdiv.
La designazione di Matera arriva dopo una lotta interna tra città italiane, che ha visto in gara altre località altrettanto importanti, come Cagliari, Lecce, Siena, Ravenna e Perugia, che si erano candidate come la città lucana per questa nomina, ma l’impressione è stata quella che Matera abbia voluto più fortemente delle altre questo risultato, che è riuscita ad ottenere nonostante la sua posizione abbastanza isolata, ed anche le sue fragilità.
Una occasione davvero storica per portare un flusso di turisti ancora più importante di quello attuale nella città lucana, e che potrebbe lasciare strascichi positivi anche negli anni seguenti. Il primo impatto positivo è stato quello di poter “sforare” il famigerato patto di stabilità, che tutte le amministrazioni comunali italiane sono tenute e rispettare, ed il cui superamento, proprio in vista di questa nomina, è stato autorizzato dal governo italiano. Per Matera ci sono quindi in programma tutta una serie di investimenti fino al 2019, che avranno benefici diretti ed indiretti sia sulla città che sulle zone vicine. I lavori più importanti in programma sono quelli che devono consentire un afflusso delle persone in modo più rapido rispetto ad ora, aumentando i collegamenti, diversificandoli e velocizzandoli. La tratta che collega Bari a Matera, della Fal, “Ferrovie Apulo Lucane”, è oggetto di lavori di velocizzazione e si dovrebbe anche aumentare la frequenza delle corse facendo transitare un treno ogni ora e senza effettuare fermate intermedie tra la città pugliese e quella lucana. Si pensa inoltre ad un collegamento di Matera con Ferrandina, alternativo a quello con la Puglia, che potrebbe consentire di collegarsi alla rete nazionale di Trenitalia nonché allo snodo di Salerno, nel quale transitano anche i “treni ad alta velocità”.
Il cambiamento di Matera in vista di questo evento si baserà innanzitutto su una “riqualificazione urbana” della città, in modo da poter costruire un modello culturale che possa tranquillamente venire esportato anche all’estero. Il programma degli eventi pensato per la città lucana avrà un budget “low cost”, e l’idea che ha portato all’aggiudicazione della nomina è quella di “pensare” Matera ed il suo territorio alla stregua di un palcoscenico di enormi dimensioni, situato all’aria aperta, nel quale vivranno sia le performances artistiche che le altre iniziative, come un museo di “nuova concezione”, ed anche una “open school” riservata al design. Questa occasione potrebbe essere anche utilizzata per far rivivere un progetto ideato nel 1984 da Renzo Piano, il teatro mobile denominato “l’Arca di Prometeo”, che ad oltre 20 anni di distanza uscirà dalla soffitta nella quale è stato “rintanato” per trovare una nuova collocazione proprio nella “Città dei Sassi”.
Il budget destinato alla realizzazione del programma sopracitati è di circa 54 milioni di euro, ed una buona parte, 36 milioni, sono già stati oggetto di finanziamento da parte della regione, mentre per i restanti saranno forniti in parte dallo Stato ed in parte da enti privati, oltre che da persone fisiche. Visto il grande entusiasmo che è seguito alla nomina di Matera, non ci sono dubbi sul riuscire a trovare le risorse necessarie per completare il budget.
Una delle prime operazioni è stata quella dei bandi di selezione per completare la “governance interna” della “Fondazione Matera – Basilicata 2019”, con due posizioni importanti come il “Manager culturale” e quello amministrativo e finanziario. Per la prima posizione sono state ricevute 124 candidature, mentre quelle per la seconda sono state 49; candidature che ora saranno vagliate da delle commissioni di esperti che si riuniranno appositamente per vagliare i curricola presentati e convocare successivamente, per un colloquio, i candidati che sono risultati idonei in base al bando di selezione.
Del progetto “Matera 2019” si è parlato anche lo scorso 10 novembre al Maxxi, il “Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo”, in un workshop intitolato “Città come Cultura. Processi di Sviluppo”, nel quale sono state approfondite in dettaglio le esperienze di due città, Marsiglia, che è stata Capitale della Cultura nell’edizione del 2013, e Matera, che si appresta ad esserlo nel 2019.